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La gara di moto più pazza del mondo: a 200 all’ora in mezzo alle case, ma non è la cosa più pericolosa che fanno

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Francesco Bergamaschi

Questa è la corsa di moto più pazza del mondo: i partecipanti sfrecciano ad oltre 200 km/h tra le case, ma non è la cosa più folle che fanno.

La gara di moto più pazza del mondo: a 200 all’ora in mezzo alle case, ma non è la cosa più pericolosa che fanno (Tuning.it)

Gli appassionati del mondo a due ruote accorrono numerosissimi, una volta all’anno, nella piccola Isola di Man, un piccolo appezzamento di terra al confine tra la Gran Bretagna e l’Irlanda, che è divenuto il palcoscenico per quella che, a tutti gli effetti, può essere definita, quasi senza alcun dubbio, la corsa di moto più pazza del mondo.

Di che cosa stiamo parlando? Il riferimento è al Tourist Trophy, o semplicemente TT, una gara estenuante che ha come obiettivo quello di far andare oltre ogni limite tutti i piloti che ne prendono parte.

Altro che MotoGP o Superbike, scordatevi i circuiti super controllati: siamo davanti ad una vera e propria sfida per la sopravvivenza tra le strade di quest’isola, dove le motociclette riescono a raggiungere anche i 200 chilometri orari, in una gara che dura oltre due settimane.

Il pericolo più grosso, però, non è tanto la velocità che questi mezzi riescono a raggiungere, quanto piuttosto il fatto che questi veri e propri bolidi passano davvero molto vicini alle case. Il risultato? In caso di incidente le conseguenze sono davvero drammatiche, come purtroppo spesso è successo nel corso del tempo.

Tourist Trophy, cos’è e come funziona la gara di moto più pericolosa al mondo?

Impennata con la moto (Tuning.it)

Se in MotoGP o in altri campionati simili, infatti, ci sono delle vere e proprie vie di fuga fatte di ghiaia o erba, che permettono ai piloti di rallentare e di ridurre il più possibile i danni, in questa pazza corsa chiamata Tourist Trophy non ci sono barriere di protezione né tanto meno altri sistemi di sicurezza.

Questa corsa, infatti, è spesso associata alla morte, come è spesso accaduto nel corso degli anni, anche recentemente. Sono stati quattro in tutti, infatti, i decessi tra il 2022 ed il 2023. A perdere la vita, infatti, sono stati Morgan, Purslow, Lavorel e Torras, con quest’ultimo che addirittura era riuscito a battere il record di velocità nel TT tra i piloti spagnoli. Una corsa entrata nella storia di questo sport, il motociclismo, ma che tuttavia si è bagnata troppe volte di sangue, facendo vivere un dramma atroce tantissime famiglie.

Francesco Bergamaschi

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