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La truffa del pedaggio: addio ai furbetti, la stretta del Governo

Published by
Francesco Bergamaschi

Sembra essere ormai finita l’era dei furbetti che non vogliono pagare il pedaggio: la stretta del Governo è in arrivo.

La truffa del pedaggio: addio ai furbetti, la stretta del Governo (Tuning.it)

Arriva finalmente la stretta del Governo italiano tanto attesa e che riguarda tutti coloro che hanno un conto in sospeso bello grosso dovuto al mancato pagamento del pedaggio dell’autostrada. Il tutto ha avuto già inizio in questi primi giorni del 2024 e che, soprattutto, vedrà migliaia di persone correre a fare bonifici per tutti gli insoluti che, secondo Anas, ammontano a qualche milione di euro.

Adesso cambierà la musica, come si suol dire, e tutti i furbetti delle autostrade, infatti, saranno costretti a pagare i numerosi insoluti. La sanzione? Si potrà anche arrivare al sequestro del veicolo la cui targa è stata filmata ripetutamente mentre non saldava il debito dovuto.

Insomma, la stretta del Governo è arrivata e, per questo motivo, bisognerà prestare particolare attenzione a saldare i propri debiti, anche di pochissimi euro, nei confronti della società di Autostrade per l’Italia.

Pedaggio non pagato, basta furbetti: la soluzione

La stretta del Governo ai furbetti del pedaggio (Tuning.it)

Vogliamo, tuttavia, tranquillizzare tutti coloro che, per i più svariati motivi,  non hanno potuto saldare all’istante il pedaggio del casello autostradale. Una volta emessa la ricevuta, infatti, si potrà provvedere tranquillamente a saldare il tutto, anche a distanza di qualche giorno, senza incorrere in alcuna sanzione. Del resto, a tutti almeno una volta nella vita è capitato di non avere contati né carte con sé: insomma, come si suol dire, errare è umano.

Questa manovra, invece, serve non solo per punire in maniera molto più severa tutti coloro che, ripetutamente, per tantissimo tempo hanno continuato a non pagare ciò che dovevano, ma anche e soprattutto tutti quegli onesti cittadini guidatori che, giustamente, saldano il dovuto all’istante, quando devono farlo. Insomma, sembra essere finalmente arrivata la fine per tutte queste persone che, a differenza di quanto si potrebbe pensare, sono molte più di quelle che possiamo immaginare, hanno dato vita a quella che, a tutti gli effetti, è una vera e propria truffa.

La stretta, quindi, arriverà anche per coloro che proveranno a “dribblare” il ticket da pagare nei modi più fantasiosi nella speranza, ormai invano, che finisca tutto “in prescrizione”. Le autostrade sono un servizio pubblico e, in quanto tale, devono essere pagate, come del resto è normale che sia per tutti i servizi offerti al cittadino e che necessitano di continua manutenzione.

Francesco Bergamaschi

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