La supercar abbandonata viene ritrovata: il risultato dopo il restauro è pauroso

Una supercar top era stata, sostanzialmente, abbandonata in condizioni estreme. E’ stata recuperata e rimessa e nuovo da tecnici straordinari.

Negli Stati Uniti risulta piuttosto comune trovare vecchie sportive in condizioni critiche. Restaurare dei modelli storici è un piacere assoluto per gli appassionati. Vi sono tecnici che hanno trasformato tutto questo in un lavoro. Alcuni canali YouTube consentono di portare il fan all’interno del magico mondo delle officine.

La supercar abbandonata viene ritrovata
La leggendaria supercar messa male – tuning.it

Non è chiaro, ai nostri occhi, perché certi gioielli vengono dimenticati per mesi o addirittura anni. Specialmente delle costose supercar dovrebbero essere trattate con i guanti. Invece, per un fattore culturale, alcuni modelli rimangono tra erbacce o chiuse in dei fienili per decenni, prima di essere ritrovate e riportare in vita a costi esorbitanti. In alcuni casi si tratta solo di car wash veloci, mentre in altri casi il conto può risultare molto salato con la sostituzione di diversi componenti.

I tecnici, infatti, devono valutare prima di tutto le parti meccaniche. In questo caso la supercar giapponese si è accesa senza patemi, ma in altre circostanze sono stati costretti a trasportala in officina con un altro mezzo pesante e provvedere ad un cambio. I tecnici hanno cominciato a restaurare la carrozzeria di una Acura NSX, dopo averla individuata in un’aera innevata. L’auto è rimasta esposta alle intemperie per diverso tempo. L’obiettivo è far uscire il mezzo nuovo di zecca. Occorre una certa pazienza e maestria. Le condizioni degli interni della vettura erano pietose. C’è stato un lavoro di recupero totale.

La leggendaria Acura NSX

Nel 1990 la Honda dominava nella massima categoria del Motorsport, grazie alla collaborazione con McLaren. I tecnici decisero di sfruttare il know-how acquisito in pista per costruire una vettura spaziale. Quando fu presentata sembrava arrivare dal futuro. Con solo 1170 mm di altezza era un lungo go-kart con una potenza impressionante.

La carrozzeria fu elaborata da Okuyama e Uehara, dopo aver visto e studiato la visibilità a 360° all’interno di un cockpit del jet da combattimento F-16. Costruirono un telaio monoscocca in alluminio ultra leggero e ultra rigido per un piacere di guida estremo. La vettura nipponica era dotata di sospensioni in alluminio a quadrilateri deformabili con doppio braccio oscillante trasversale e forcelle forgiate, collegate a delle ruote in lega forgiata. Era 10 anni davanti alla concorrenza. Per la prima volta su un’auto stradale vennero montate delle bielle in titanio sul motore, pistoni forgiati e con una possibilità di raggiungere alti regimi ad una velocità mai vista prima.

Non solo la vettura era veloce, divertente ed innovativa, ma piuttosto affidabile. Le verniciatura era divisa in 23 fasi, impreziosita da un rivestimento cromato per proteggere chimicamente la carrozzeria in alluminio. Veniva poi applicato uno strato di vernice ad acqua per sviluppare un colore più vivo e una migliore finitura. Sotto il cofano un magico motore centrale 2.0 litri V6. Fu un’auto generazionale che influenzò la concorrenza negli anni successivi. Ancora oggi la NSX è considerata come una delle più affidabili supercar esotiche mai prodotte.

Come possa essere stata così maltrattata dal proprietario, ricoperta da strati di polvere e neve non ci è dato capirlo. Il freddo può costarvi caro anche se non avete una NSX. A volte i possessori di supercar non si rendono conto di cosa hanno fra le mani. Il prima e dopo del video in alto, rilasciato dagli specialisti di WD Detailing, vi lascerà senza parole. Non perdetevi il burnout finale sulla neve.

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